La prevenzione è un aspetto cruciale nella gestione delle patologie cardiovascolari, e i farmacisti possono svolgere un ruolo fondamentale in questo ambito. Attraverso consigli personalizzati e attività di screening, i farmacisti contribuiscono a ridurre i fattori di rischio e a migliorare la salute cardiovascolare della popolazione
Il manuale della FIP (Federazione Internazionale Farmaceutica) identifica tre livelli di prevenzione, ciascuno con obiettivi specifici, che possono guidare l’intervento dei farmacisti nella comunità. A tale manuale e alle best practice di settore si rifà l’attività sul territorio delle farmacie Farmapolis, impegnate ogni giorno per la prevenzione
Servizi per la Prevenzione
Il contributo dei farmacisti inizia con la prevenzione primordiale, che si concentra sull’intera popolazione. Questo livello mira a ridurre l’esposizione a fattori ambientali, come l’inquinamento, e a promuovere cambiamenti comportamentali che riducano i rischi modificabili, come il fumo e il sovrappeso. Attraverso campagne di sensibilizzazione e consulenze, i farmacisti possono aiutare a prevenire l’insorgere di condizioni come ipertensione, dislipidemia e diabete, indicatori di un alto rischio cardiovascolare aterosclerotico.
La prevenzione primaria, invece, si rivolge a soggetti che non presentano malattie cardiovascolari, puntando a prevenire il loro sviluppo. Qui, il farmacista svolge un ruolo chiave nel monitoraggio dei fattori di rischio, fornendo supporto attraverso controlli regolari e, se necessario, indicazioni su trattamenti farmacologici.
Infine, la prevenzione secondaria si focalizza sui pazienti già affetti da malattie cardiovascolari aterosclerotiche. In questo caso, l’obiettivo è evitare complicazioni gravi e migliorare la qualità della vita attraverso una gestione attenta della condizione, che può includere consigli su terapie e stili di vita salutari.
L'importanza del Ruolo Proattivo del Farmacista
La nostra esperienza sul territorio delle province di Bari e BAT ci ha insegnato che l’impatto del nostro lavoro di prevenzione sulla comunità è un tassello fondamentale per aiutare il SSN. Anche gli studi all’estero confermano la nostra esperienza. Uno studio condotto in 17 farmacie comunitarie in Canada ha dimostrato come il farmacista possa svolgere un ruolo cruciale, eseguendo screening del rischio e intervenendo su terapie e stili di vita.
Durante il semestre di osservazione, è stata registrata una riduzione del rischio cardiovascolare del 24,5%, accompagnata da miglioramenti significativi nei livelli di colesterolo, pressione sanguigna e glicemia. Questi risultati sottolineano come il farmacista non solo aiuti i pazienti a gestire meglio le proprie condizioni, ma contribuisca anche a risparmi considerevoli per il sistema sanitario nazionale.